Paining by Enrico Ghinato

Note sull’artista

Enrico Ghinato, classe 1955, è un artista iperrealista che, attraverso le sue opere, rappresenta la realtà senza replicarla alla lettera e dove “…l’iperrealismo cede a un quasi-iperrealismo, poi a un realismo, infine ad una composizione teatrale […].” come lo descrive Angelo Crespi. È proprio questa la firma che rende uniche ed ineguagliabili le sue opere. 

Della sua carriera espositiva, dal 2003 ad oggi, si possono annoverare esposizioni personali e collettive in spazi espositivi e musei di rilevanza come la Galleria Ferrari a Maranello, la Galleria d’Arte Contini a Venezia, il Museo Nazionale dell’Automobile a Torino, il Museo Casa Enzo a Modena, il Global Port Italia a Brescia, lo Showroom SMIT a Roma, l’IMAGO Art Gallery di Lugano, il Contini Art UK e Oblong Contemporary Art Gallery a Dubai.

 

C’è stato un momento cruciale in cui hai deciso di seguire il tuo percorso come artista?

Si è stato l’incontro fortuito con un importante gallerista che ha creduto in me e a cui sono riconoscente.

Italian artist Enrico Ghinato is known for his ability to transform photographic images of automobiles into color and form on canvas using oil painting techniques. He adopts a hyper-realistic style which integrates optical effects and reflections of images onto canvas.

Cosa ti ha spinto a dedicarti all ‘”iperrealismo e fotorealismo”?

E’ stata una scelta dettata più dall’abitudine, già dagli anni 60, di rappresentare le cose che cicircondano per quello che sono, il piacere di interpretarle in modo personale.

Cosa ti affascina di più del movimento artistico iperrealista?

In realtà non seguo nessun tipo di movimento in particolare, io dipingo così da sempre, casomai èil movimento artistico iperrealista che in qualche modo segue me anche se io non mi definisco innessun modo e tantomeno iperrealista.

Paining by Enrico Ghinato

Puoi parlarci del tuo processo creativo? Che tipo di schemi, routine o rituali hai?

Il processo è prima di tutto mentale, un pensiero o un’immagine che vedo o che torna a mente. Inun secondo tempo lavoro su mie immagini fotografiche che mi consentono di realizzare unacomposizione. Non è un vero e proprio schema, non penso a queste cose, metodologie o cosesimili; l’approccio è sempre molto veloce ed immediato, se non si concretizza entro un giorno odue di solito lo abbandono e passo ad altro.

Utilizzi la manipolazione digitale o altri tipi di tecnologia nel tuo lavoro?

Non utilizzo nessun tipo di tecnica digitale salvo nello studio della composizione perché, perrealizzarla, mi trovo bene a lavorare con un programma fotografico che in pochi attimi mipermette di comporre e ritagliare l’immagine che ho in mente.

Paining by Enrico Ghinato

Cosa trovi così attraente nel dipingere macchine?

Vengo dal mondo delle auto, sono cresciuto nelle officine di mio papà fin dagli anni della scuolaelementare, passavo più tempo in officina che a casa aiutando nel lavoro e facendo i compitimagari seduto sui sedili di auto in riparazione.Negli anni ho sviluppato un piacere per le forme delle carrozzerie e per la straordinaria bravuradei nostri carrozzieri e disegnatori unici al mondo.

Quali sono i tuoi obiettivi e le tue ambizioni future come artista?

l’ambizione è solo che le mie opere siano apprezzate e diano qualche momento di piacere.

Qual è il messaggio che vuoi condividere attraverso la tua arte?

Non ho messaggi, i miei quadri si guardano e non c’è niente da chiedersi.

Paining by Enrico Ghinato

La tua arte è commerciale? Ti interessa come viene ricevuto dal pubblico o creato semplicementeperché lo ami?

Tutto quello che si mette in vendita è commerciale, mi interessa molto conoscere le reazioni dellepersone che guardano le mie opere ma tutto parte da fatto che io provo un grande piacere nel dipingere,poi ho avuto la fortuna di essere anche apprezzato da un punto di vista commerciale.

Paining by Enrico Ghinato

Cosa ne pensi della scena artistica di Dubai e come ti senti a esporre qui?

Sono nato in provincia e vivo in provincia anche se ho trascorso gli anni dei miei studi a Milano ed è difficileper me immaginare una realtà come Dubai. Sono ovviamente felice ed orgoglioso che le mie operepossano essere viste anche in un contesto così diverso dal nostro.