Nel comporre questa serie di quadri, fondamentale è stata per l’artista l’ispirazione al Ciclo della Vita di Munch, desiderando dare, della vita, una visione anzitutto al femminile; importante è stato anche il riferimento ai “Giardini d’amore” di Rubens, riproposizione in chiave “moderna” del tema arcadico del Paradiso terrestre.
Le opere in mostra e i suoi protagonisti sono immersi in un nuovo Eden sereno, caratterizzato dai verdi romani di Villa Adriana, Parco delle Valli, Villa Nemorense, Villa Ada e Villa Borghese, sfondo ideale della sua espressione pittorica.
Laura Grosso ha da sempre prediletto il tema della “Coppia originaria”, tematica, che offre spunti di meditazione sulla comune vita terrestre. Redenzione, rinnovamento, speranza di un ritorno a quella umana innocenza naturale alla quale tutti aneliamo dal momento della nascita. Un meraviglioso percorso espositivo di sei oli su tela, accompagnati da testi liberamente tratti da “Essere due” di Luce Irigaray: gli scritti sono legati alle opere, come un commento, non per descrivere i quadri stessi, dove la pittura intende sempre parlare da sola, ma per amplificare la sensazione di chi osserva, al modo di un’azione teatrale. Nella sua visione: “una sorta di cornice in parole”.
Ad eccezione del primo quadro, che è stato ultimato dall’Artista alla fine del 2022, tutte le altre opere sono state dipinte nel 2023, in contemporanea.
Valeria Fruscio, direttore generale dell’Aleph Rome Hotel ha dichiarato: “Sono felice che continui questo percorso artistico all’interno dell’Aleph con la nuova mostra di Laura Grosso, coinvolgeremo i nostri ospiti con la serenità che le sue opere in mostra trasmettono. Mentre percorreranno la lobby dell’hotel, vivranno un’esperienza profonda che li accompagnerà al di là della visione delle opere esposte “.
La mostra è visitabile senza prenotazione dal 17 luglio al 17 ottobre.
Laura Grosso è nata a Bari nel 1955 e vive a Roma dal 1966. Completa la sua formazione presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta a Roma, con i maestri Poggi, Fraschetti e Ziveri, che la introducono alla pittura italiana del Novecento. Ha scelto di concentrare la sua ricerca solo sulla pittura, soprattutto sulla luce. Negli anni ha dipinto in Italia, Stati Uniti, Germania e, con altri pittori, in Cina, Palestina e Francia. La pittura di Laura Grosso ha una lunga storia, affondando le sue radici nella “Scuola Romana”, si forma professionalmente come allieva di Alberto Ziveri. È qui che matura e consolida una fede nella creazione artistica a cui non rinuncia mai: la pittura ha un costante rapporto dialettico con la realtà, ed è quindi una pittura di “persone”, oggetti e paesaggi.